Sembra impossibile, e invece è così: nonostante il 16 febbraio il Governo abbia emesso il decreto relativo allacessione del creditod’imposta (rimasto ora a disposizione solo di chi avesse già firmato o pagato l’acconto dei lavori prima di quella data),il fotovoltaico resta ancora un’ottima scelta nei confronti dell’ambiente e del portafogli degli italiani. A confermarlo sono i dati del Centro Studi diOtovo, startup dedicata alla vendita e installazione di impianti fotovoltaici in ambito residenziale, che analizzando i prezzi di mercato PPW (Price per Watt, ovvero quanto costa ogni watt installato sul tetto di un’abitazione) ha rilevato la diminuzione del costo di un impianto fotovoltaico di28% da novembre 2022 ad oggi (da 2.900 € a 2.100 € circa).

Una riduzione dovuta principalmente ad un prezzo in preventivo sgravato dal costo di cessione. Lo stesso importo che, quando era ancora presente la cessione del credito, appesantiva di circa il 20% il prezzo finale per l’acquisto di un impianto fotovoltaico.

Meno 50% in dieci anni

Non dovendo più sostenere questo onere verso la banca, il preventivo oggi non risulta più rincarato dal costo della cessione.Viene poi applicato lo sconto detraibile in 10 anni dell’effettivo 50% grazie alla detrazione fiscale. Come conseguenza di tutto ciò, anche i prezzi dei fornitori si sono ridotti notevolmente, perché in precedenza si erano tarati su una domanda superiore.

Fabio Stefanini, Managing Director Italia, Austria e Svizzera di Otovo
Facendo un esempio concreto, con il repentino calo della domanda generato dal Decreto governativo del 16 febbraio scorso, la fine del Superbonus e l’offerta sempre stabile, ciò che ne è risultato è stato un calo dei costi. Ma, secondo quanto previsto dal Governo, ad aprile tornerà a crescere l’Iva in bolletta ristabilendosi ai valori iniziali e, ancora una volta, il fotovoltaico risulta essere un aiuto concreto per l’ambiente e per le nostre tasche.

Il confronto dei preventivi tra pre e post-decreto

Da analisi del Centro Studi Otovo e datiGaudìè emerso che che il prezzo di un impianto medio da6 kWpprima dell’abolizione della cessione del credito si aggirava attorno ai17.400 €che, scontati del 50%, risultavano poi8.700 €.

Nel post-decreto, invece, il costo medio di un impianto – per tutte le motivazioni elencate precedentemente – si aggira attorno ai12.600 €, recuperabili al 50% nel corso dei successivi 10 anni tramite le tasse. Seguendo questo ragionamento, la cifra recuperabile sarebbe dunque intorno ai6.300 €, ovvero630 € all’anno. Andando ad attualizzare queste detrazioni che il cliente riceverà nel corso dei prossimi 10 anni (con tasso di sconto del 5%), si ottiene un beneficio effettivo attuale di4.900 €, che sottratto al pagamento iniziale di 12.600 €, porta la spesa effettiva del cliente a7.700 €.

Per concludere, possiamo sostenere che, sfruttando in primis la detrazione fiscale, il prezzo di installazione di un impianto fotovoltaico di taglia media, si aggirerà intorno ai 7.700 € che, confrontato con il prezzo precedente alla cessione del credito (8.700 €) corrisponde aun vantaggio del 11%.

Fabio Stefanini, Managing Director Italia, Austria e Svizzera di Otovo
Se in Italia la rivoluzione solare continua e cresce, come dimostrano i dati Terna che fotografano a gennaio 2023 la nuova potenza fotovoltaica installata in Italia pari a 296 MW, ovvero +180% rispetto allo stesso mese del 2022, con la primavera questo trend è destinato a confermarsi, considerato che l’estate è alle porte. In Otovo ci stiamo impegnando a promuovere l’energia solare con il supporto di tutti i partner che lavorano con noi, dalla nostra rete di installatori in tutte le regioni ai manufacturer, per dare un segnale a questo mercato in un momento di incertezza legislativa.

Fonte e Rif Art: https://energmagazine.it/2023040714817/mercato/attualita/otovo-oggi-il-fotovoltaico-e-ancora-piu-conveniente/