Negli ultimi tempi si parla sempre di più di auto elettriche, e a contribuire a questo interesse c’è anche Milena Gabanelli, giornalista conosciuta per le sue inchieste sempre basate su dati concreti.
Nel suo spazio Dataroom, ha cercato di rispondere alle domande più comuni sulle emissioni e sull’impatto ambientale dei veicoli elettrici, confrontandoli con quelli a benzina e diesel e facendo chiarezza su tante informazioni spesso distorte.

Gabanelli ha analizzato tutto il ciclo di vita di un’auto elettrica, dalla produzione delle batterie fino allo smaltimento.
Dai dati emerge che, anche se la fase iniziale di produzione delle batterie ha un impatto ambientale più alto, nel tempo le emissioni complessive sono molto inferiori rispetto a quelle di un’auto a benzina o diesel.
E con il continuo aumento delle energie rinnovabili e la decarbonizzazione della rete elettrica europea, questo vantaggio è destinato a crescere ancora di più.

Non mancano, però, le fake news sulle auto elettriche.
Secondo Gabanelli, è vero che la produzione delle batterie richiede energia, ma una volta su strada questi veicoli inquinano meno, e persino considerando tutto il loro ciclo di vita restano più sostenibili a patto, ovviamente, che le batterie vengano smaltite in modo corretto.
Il messaggio è chiaro: meglio basarsi sui dati scientifici e non sulle opinioni o le mode del momento. L’attenzione verso l’elettrico non è casuale. In tutta Europa, governi e industrie stanno investendo per ridurre la CO₂ e spingere verso una mobilità più pulita.
Più colonnine di ricarica, batterie sempre più efficienti e incentivi per la transizione energetica stanno rendendo l’auto elettrica una scelta sempre più concreta e accessibile.
E, come sottolinea Gabanelli, i numeri parlano chiaro: l’elettrico non è solo una moda, ma una reale opportunità per un futuro più sostenibile.

 

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